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GdR: Campagne in corso. => [FR] Helm's Hold => Topic aperto da: Jarlaxle - Novembre 09, 2024, 11:27:49 pm



Titolo: [Legends Lore] La Tempesta che Avanza
Inserito da: Jarlaxle - Novembre 09, 2024, 11:27:49 pm
LA TEMPESTA CHE AVANZA
LEGENDS LORE di Antongiulio lanciato sul simulacro di Chrunadh

La nascita della Tempesta
Chrunadh è una Fata Primeva (Archfey) nata agli albori dei tempi nella tempesta da dolore, perdita, violenza e vendetta.
Nato già come un sileno adulto, dal primo istante la sua vita è un continuo di guerre di conquista finalizzate a portare a termine una non meglio specificata vendetta legata a qualcosa che la fata ha perso.
Era talmente abile in battaglia e così potente nel piegare a se gli elementi che in molti sostenevano fosse una sorta di incarnazione della forza distruttiva della Natura. Ovunque passasse era annunciato dalle tempeste, terremoti, tornadi, uragani, e dove se gli si opponevano, non restava che distruzione sul suo cammino, se invece si arrendevano diventavano parte dei suoi sempre più vasti domini. Nessuna creatura era mai riuscita a fronteggiarlo in battaglia uscendone vincitrice tanto implacabile era la sua Furia ed inarrestabile il suo incedere: ciò gli valse l'appellativo di "Tempesta che Avanza".
Nel suo avanzare implacabile in cerca di vendetta, il nostro conquisterà territori dopo territori, sconfiggendo nemici dopo nemici. La sua furia, però, non era casuale, ma dettata da un filo conduttore: tutti i suoi nemici erano creature che avevano in qualche modo avuto a che fare direttamente o indirettamente con la sua Vendetta.
Alcuni dicevano che questo compito fosse legato a qualche torto subito dalla Regina dell'Aria e dell'Oscurità, cui il sileno portava una forma di rispetto, altri dicevano che dipendesse da qualcosa che gli era stato fatto in una incarnazione precedente, all'inizio stesso del Tempo. Ma nessuno sapeva la verità, se non Chrunadh, e quei pochi coinvolti direttamente nella sua Vendetta...

La discesa in Shadorfell e l'incontro con la Raven Queen
Unico elemento di luce sempre presente nel suo lungo percorso di vendetta, una strano strano intreccio di fili sottilissimi d'oro e argento che la Tempesta portava sempre con se e che sarà fondamentale per salvarlo nello scontro finale con una creatura incontrata nel suo pellegrinare.
Nella sua ricerca di vendetta, infatti, la Tempesta si era spinta sempre più ai margini della Selva Fatata (Feywild), fin nelle profondità del Piano delle Ombre (Shadowfell).
La sua avanzata lo portò nel cuore della Fortezza delle Memorie, nel reame dell'entità conosciuta come la Regina Corvo. Intimando agli shadar kai che gli sbarravano la strada di non opporsi al suo incedere così che non dovesse spargere sangue, chiese udienza alla Regina, che gliela concesse dall'alto delle mura della sua fortezza, senza aprirgli le porte.
Chrunadh le intimò di consegnargli la traditrice Charodei. Se l'avesse fatto senza opporsi, la Tempesta si sarebbe limitata a giustiziare la colpevole, altrimenti se avesse voluto difenderla tutto il suo regno sarebbe caduto insieme a lei ed alla traditrice.
La Regina non se lo fece ripetere due volte, abbandonando Charodei - fino a quel momento la sua più fidata consigliera - al suo destino.
Chrunadh la uccise e come promesso andò via, il suo percorso di Vendetta ormai concluso.
Ma dopo millenni di lotte, ormai la sua vita non aveva più senso se non per sfide o battaglie, quindi continuò a combattere.
Ormai era la Tempesta che Avanza. E dovunque passasse la sua leggenda si allargava tra i sopravvissuti. A quei tempi nessuno l'aveva mai sentito ridere, e in molti sostenevano che non avesse più un cuore.
Passò la maggior parte del tempo vagando nelle zone più desolate del Sogno Profondo, solitario, in cerca di un pericolo più grande da sfidare. Le sue mani erano sempre occupate, perché mentre vagava, i suoi pensieri immersi nelle Tenebre, intrecciava una rete luminosa con i fili d'oro e argento che portava sempre con se.
A quei tempi dai suoi sogni si generavano creature d'incubo, eppure lui non le vedeva. Il nulla riempiva la sua mente.
Eppure le sue mani continuavano a muoversi, intrecciando i fili luminosi in motivi di luce e ombra.

L'incontro con Marena e il suo imprigionamento
E fu durante questo vagare che incontrò un'altra viaggiatrice: era una creatura dalla pelle bianca come la neve, chioma argentata e lo sguardo gelido color granato. Gli disse di chiamarsi Marena. Lo sguardo della sconosciuta incrociò quello del sileno, guardandolo profondamente nei suoi occhi disperati, scuri come un mare in tempesta a mezzanotte, e vi vide qualcosa che la intrigò. "Figlio della Tempesta, cosa ti ha portato così lontano dal Sogno Verde? Perché sei venuto da me?" domandò.

Guardandola, Chrunadh non sapeva chi o cosa potesse essere. Nella sua bellezza austera, gli ricordava ciò che aveva perso e che ora riempiva i suoi pensieri con brama di vendetta. Sorrise appena alla sconosciuta, perché ormai quasi aveva dimenticato come farlo, e le rispose. "Non cercare di conoscermi, mia Signora. Il mio cuore è già stato distrutto, non puoi fargli più alcun male. Per me non c'è speranza."

A quelle parole, le labbra della dama si curvarono in un enigmatico sorriso di risposta, e Chrunadh vide oltre le sue parole gentili e l'aspetto affascinante. Vide i suoi denti aguzzi e il buio profondo dei suoi occhi cremisi. La bellezza sparì e con essa si dissipò l'oscurità dalla mente del sileno e, mentre si ritrovava intrappolato, capì chi aveva di fronte: una strega dei temuti Fomoriani che lo osservava con occhi crudeli e senza pietà.

E fu consapevole di cosa aveva fatto.

La sua disperazione aveva aperto una porta dalla oscura prigione della dama nel Sogno Verde, liberandola.
I suoi occhi si strinsero mentre la studiava, i tuoni in lontananza ed i fulmini che si richiamavano al suo potere. Marena sibilò e richiamò la sua magia oscura; viticci d'ombra lo afferravano mentre le chimere oscure dei suoi stessi incubi lo circondarono. Chrunadh afferrò la spada, richiamandola nella sua mano. Lottò a lungo e con tutte le sue forze, la sua spada che tracciava percorsi di fulmini tra le creature tutt’intorno. Denti affilati lo laceravano, mentre veleni gli intossicavano il sangue. Le sue magie fallirono, e mentre la vista si affievoliva, vide Marena sorridere.
Un'oscurità gelida lo pervase mentre Chrunadh sentiva il suo cuore tendersi verso di essa, desiderando di porre fine al suo dolore.

Improvvisamente, un bagliore brillante squarciò le tenebre.
Il sileno sentì il calore del sole nella sua mano: la rete d'oro e d'argento brillava!
Con l'ultimo briciolo di forza, scagliò la sua rete contro la malvagia strega. I fili si intrecciarono attorno a lei, legandole le mani, impigliandosi nei suoi capelli, e bruciandola con la purezza che quei fili rappresentavano per Chrunadh.
Marena si contorse nel dolore mentre il sileno la spingeva con tutta la forza rimasta nel varco, che si richiuse dietro la strega che scomparve nuovamente rinchiusa nella sua prigione, portando con sé la rete dorata, ormai indelebile maschio sulla sua pelle.
Mentre Chrunadh giaceva allo stremo delle sue forze nel buio, la Regina dell'Aria e dell'Oscurità venne da lui, guarendolo e donandogli il ruolo di suo Generale e Protettore, ed i titoli di Principe della Bufera e Gran Duca del Tuono. Molti accorsero alla nuova Corte della Tempesta che Avanza, riunendosi sotto la sua bandiera, fate che apprezzavano il coraggio e l'ardimento e quelle i cui cuori non potevano essere guariti, e molte altre che volevano protezione da quella che da molti era considerata la più potente delle Fate Ancestrali...

La fondazione della Corte Unseelie della Foresta di Llewyrr
Imprigionata la strega, e ottenuto l'endorsment della sua Regina, Lord Chrunadh reputò che la sua sete di Vendetta potesse essere sedata, tornando così a protezione della foresta ancestrale che aveva conquistato e che guidò nel nome della Regina stessa; questo bosco era immenso nel Feywild, ed era conosciuto come il Regno della Lunga Notte, ma comprendeva anche parte dei territori di Faerun che la Tempesta aveva conquistato in tempi ancestrali, ed in particolare la foresta conosciuta all'epoca come Foresta di Llewyrr che copriva gran parte della Costa della Spada Nord ed era densa e selvaggia.
Il sileno fondò una Corte Unseelie riunendo sotto di se tutte le fate presenti, desiderose di protezione in un mondo ostile in cui i Draghi e altre creature facevano da padroni; regola d'ingresso alla corte era che era proibito fare voti d'amore e che nessuna sfida formale poteva essere rifiutata.
Per dare stabilità al suo regno Chrunadh dovette prima sconfiggere Ryuzaki, un Oni che in sua assenza aveva usurpato dei territori e si era designato tiranno del luogo, spadroneggiandovi. Messo in fuga il codardo, Chrunadh stabilì il suo castello il un luogo apparentemente secondario del territorio, conosciuto in seguito come Bosco Torto. Chrunadh aveva scelto quel luogo perché era il luogo dove si ergeva un portale che egli sentiva di dover proteggere, essendo legato alla prigione di Marena.

Qualche tempo dopo la sconfitta di Ryuzaki, le due condizioni imposte alla sua corte unite al carattere cupo e alla continua sete di conquiste della Tempesta che Avanza, creò un conflitto tra il Lord e uno dei nobili suoi vassalli, Mick, un gigante del freddo che lo contestava reputandolo un tiranno spietato alla stregua dell'Oni che aveva scacciato.
E' così che venne fondata la Corte d'Autunno, inizialmente conosciuta semplicemente come "i Dissidenti": Mick riunì sotto il suo comando tutti coloro che odiavano Chrunadh o non tolleravano il suo pugno di ferro o il suo continuo far guerra.
Contrariamente, però, a quanto acclamato dai suoi detrattori, la Tempesta che Avanza fu magnanima con i Dissidenti: non volendo spargere il sangue di altre fate innocenti che avevano l'unica colpa di non condividere la sua visione, tracciò un confine con la sua spada e consentì ai Dissidenti di abitare oltre quella linea. Se la avessero attraversata, però, sarebbero stati soggetti alle sue regole e puniti per l'invasione.
Alcune delle fate che seguirono Mick lasciarono Chrunadh amareggiato: la shadar kay Duwath era il suo braccio destro, la firre Aya era stata una sua amante, eppure entrambe lo tradirono andando via con il gigante; a loro si aggiunsero le ninfe Alie, Dawiana ed Ergie, le driadi Risa e Nailan, i satiri Mjolnir e Kozel, cui si aggiunse il da poco arrivato Sir Timcheallair, della Corte d'Autunno delle Moonshae.
L'unico che gli sembrava sempre fedele era il suo consigliere, Aingeal Naomh, figura sfuggente, ambigua e sobillatrice e la focosa Thorelain. [N.d.M: agli occhi esterni di Antongiulio, per quanto Chrunadh si fidasse, Aingael è sempre stato una figura negativa volta ad isolare il Lord fatato - come fatto con Duwath, il cui “tradimento” è stato denunciato proprio da Aingel].
Nonostante questa scissione, il Lord della Tempesta continuò ad allargare incontrastato i suoi territori ogniqualvolta qualche altra fata antica poco attenta alla sua sopravvivenza lo sfidasse o forzasse i suoi confini. Si creò molti nemici tra le altre Fate Antiche, parecchi falsi amici che lo lusingavano spaventati dal suo potere e qualche raro alleato fidato.
La sua corte e il suo potere crescevano, eppure pur avendo virtualmente tutto quello che si potesse desiderare, nessuno lo vedeva mai attardarsi alle celebrazioni dei suoi sottoposti, né gioire per qualcosa di diverso da una vittoria.

L'arrivo fortuito di Cruinne
Oltre le conquiste in esterno, Chrunadh si trovava impegnato negli scontri con la Corte d'Autunno che sono continuati per millenni, fino all'arrivo fortuito di Cruinne nel periodo precedente la Piaga degli Incantesimi.
Il più giovane sidhe era un ambasciatore Seelie inviato per errore in un luogo dove non c'era una tale corte.
Quando Chrunadh lo conobbe, il sidhe d'inverno era già stato accolto alla Corte d'Autunno che, avendolo osservato per qualche tempo insediarsi nel bosco intrattenendo rapporti cordiali con le fate del piccolo popolo (pixie, Tao ed altri Autumn curiosi), l'avevano fatto avvicinare da Mjolnir e reclutare.
Cruinne, che credeva fosse fondamentale promuovere la pace tra le due corti, fu l'unico a fare sforzi reali per tentare di ottenerla.
Il sidhe conosceva il Lord degli Unseelie solo dai racconti della sua nuova corte e dalle poche volte che l'aveva intravisto nel bosco.
Chrunadh aveva invece avuto notizia del nuovo arrivato da Aingeal, che diceva di averlo approcciato e di vedere nel sidhe una possibilità di convincere gli Autumn a condotte più sensate. A quel punto se ne era disinteressato.
Si trovò ad approcciarlo personalmente solo fortuitamente quando il sidhe evitò che la sua giovanissima warlock, Liz, evocasse per errore una creatura pericolosa. Il Lord Unseelie, infatti, venne a sapere da una entusiasta Liz che una affascinante fata del freddo ed il suo gufo parlante si erano offerti di insegnarle la magia dopo che lei aveva rischiato di farsi esplodere un vecchio grimorio maledetto in faccia.
Fu così che Cruinne si ritrovò fa fronteggiare per la prima volta con la Tempesta che Avanza. E contrariamente a quello che si sarebbe aspettato, non in una maniera ostile. Il Lord Unseelie lo ringraziò, dichiarandosi in debito con lui, e gli chiese di continuare ad insegnare a Liz, che a quanto pareva trovava interessanti le lezioni di Cruinne e Beinion.
Grazie a quell'incontro fortuito, il socievole Cruinne ebbe la possibilità di avvicinarsi al Lord senza il filtro di Aingeal, e di iniziare a conoscerlo. Non passò molto tempo prima che gli chiedesse inaspettatamente perché non avesse mai pensato ad una pace tra le due Corti.
Lord Chrunadh, dopo aver tentato di dissuadere il sidhe da uno sforzo inutile in tal senso proponendogli piuttosto di unirsi alla sua corte, si fece lentamente convincere dall'entusiasmo del più giovane fatato, pur non condividendo le sue speranze.
Dopo pochi mesi che ne avevano iniziato a parlare, Cruinne lo sorprese di nuovo pronunciando un Giuramento Insolubile d'Amicizia unilaterale per dimostrargli che poteva avere la sua completa fiducia.
Questo comportamento insolito e sconsiderato del nuovo venuto accese una scintilla inattesa in Chrunadh, che di impulso ricambiò il giuramento.
 
Da quel momento, la pace divenne qualcosa cui entrambi lavoravano attivamente e che, dopo molti anni di sforzi, venne siglata con grande sgomento di Lord Mick e permise alle due corti di far fronte comune nel periodo problematico della Piaga degli Incantesimi.
Il Gigante Lord d'Autunno, incredulo, si vide quindi costretto ad abbandonare la leadership della Corte: il pensiero con cui l'aveva fondata, infatti, era la guerra contro la Tempesta, e mai aveva creduto che Cruinne potesse riuscire in quella pace.
Il comando della corte d'Autunno passò allora per qualche tempo al vice di Mick, il capo dei satiri Mjolnir, e poi da questi a Cruinne stesso quando Mjolnir, notando che le fate ormai avvezze alla pace non seguivano i suoi ordini ma solo quelli di Cruinne, abbandonò a sua volta il comando sia della corte che dell'esercito d'autunno lasciandolo nelle mani di Kozel.

Infine, la pace... prima della guerra
Da quel momento, sotto la guida di Cruinne, la pace tra la Corte Unseelie e quella d'Autunno perdurò, non senza problemi, grazie agli sforzi congiunti di entrambi i Lord.
Il rapporto di amicizia dei due Lord si strinse sempre più, tanto che alcuni della corte d'Autunno sobillavano che Cruinne favorisse più gli unseelie che gli autumn. Queste voci probabilmente furono messe in giro proprio da Aingeal Naomh, che se in un primo momento aveva avvicinato Cruinne tentando di portarlo nella corte Unseelie o usarlo come sua spia, vedendo in seguito quanto ascendente aveva guadagnato su Chrunadh aveva prima tentato di instillare dei dubbi nel suo lord su quella amicizia [N.d.M: non riuscendoci, perchè vedendo Antongiulio il punto di vista del Lord, sa che quando Aingeal ha tentato questa manovra i due Lord avevano già stretto il patto di amicizia, patto di cui Chrunadh non ha mai fatto menzione ad Aingeal] e poi attivamente tentando di minare la pace con azioni nascoste.
Qualche tempo dopo che Cruinne era diventato Lord, Aigeal misteriosamente sparì non facendo ritorno da una missione; nonostante le molte ricerche non fu mai stato ritrovato... :roll:
Nonostante la scomparsa del consigliere, entrambe le corti prosperarono nella pace, e i loro membri iniziarono a conoscersi e a stringere a loro volta rapporti di amicizia. E' stato in questo periodo di pace che si narra che qualcuno abbia sentito per la prima volta Chrunadh ridere mentre era seduto in uno degli eventi comuni che Cruinne spesso organizzava per far fraternizzare la corte. Di seguito la presenza imponente, il parlare caustico ed il suono roboante della risata del Lord Unseelie diventò qualcosa familiare per entrambe le corti.

La pace, tra alti e bassi, perdurò e divenne la norma, nonostante i malcontenti di sobillatori interni ad entrambe le corti [N.d.M: alcuni sicuramente manovrati da Aingeal sin dall'inizio, ancor prima che Cruinne diventasse Lord, perché riconosci per dire Riniel o Kaloisia come "agenti del malcontento"].
A spezzarla venne la guerra contro la Regina Sanguinaria, evento in cui entrambe le corti combatterono fianco a fianco.
E' stato a quel punto che Cruinne si rese conto che tutto l'intrigo era stato ordito da Aingeal: e ne parlò a Chrunadh, ed entrambi stabilirono un piano di azione legando Krot e Ljosadis a voto di segretezza non sapendo di chi altro potevano fidarsi avendo Cruinne individuato la presenza di una rete di spia in entrambe le corti...
La storia finisce con la preparazione del simulacro, ultimo atto che i Lord fecero assieme prima di essere divisi durante la cruentissima battaglia contro la Regina Sanguinaria, che "lord Chrunadh vinse a grandissimo prezzo".